Diceva Jung: “Ciò che non affiora alla coscienza torna sotto forma di destino”
e se comprendiamo con facilità che nei geni vengono tramandate caratteristiche fisiche dalle generazioni precedenti, perché non riconoscere quanto sia logico che vengano tramandate anche le emozioni ed i traumi? Senza cercare colpevoli e vittime, è importante comprendere che nulla si crea e nulla si distrugge: tutto si trasforma. E nel momento in cui riusciamo a spostare il nostro punto di vista verso un’angolazione sempre più ampia, possiamo togliere le carichenegative, elaborandole con Amore, trovando un forte senso nella nostra esistenza.
Camminare verso un nuovo punto di vista in grado di opera alle origini delle problematiche è un passo d’Amore, per noi stessi, per i nostri antenati e per i nostri postumi.
“Fintanto che i nostri antenati e i nostri genitori soffrono ancora dentro di noi, siamo privati della vera felicità. Quando facciamo coscientemente un passo – in modo libero, gioioso, toccando la terra – lo facciamo anche per le generazioni passate e per quelle future. Esse arrivano con noi nel momento in cui lo facciamo, e tutti troviamo la pace nello stesso momento.”
Thich Nhat Hahn